La tiara Spencer
Ha fatto la sua ultima apparizione pubblica poco prima del solstizio d’estate, nel 2022, al 34-35 di New Bond Street, nel quartiere londinese di Mayfair.
Era il pezzo migliore tra le decine di corone scintillanti nelle sale della casa d’aste Sotheby’s, durante l’esposizione per il Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II.
L’interesse che ruota attorno al diadema dal 29 luglio 1981 e che ha ammaliato milioni di sognatrici in ogni angolo di mondo, oltrepassa l’immaginario collettivo.
La Spencer Tiara appartiene infatti a una delle dinastie più antiche e illustri del Regno Unito e quel giorno è stata indossata per la prima volta dalla giovane Rosa Inglese, Lady Diana Spencer, futura Principessa del Galles, in occasione delle nozze regali con Carlo Mountbatten-Windsor, l’erede al trono.
Sulla Spencer Tiara si tramanda una leggenda. Pare che fosse considerato il primo affronto di Diana alla famiglia del futuro Re Carlo III, poiché la preferì ad altre celeberrime tiare provenienti dai gioielli della Corona propostole per il suo giorno più importante. Sollevò un certo stupore, gli esperti si aspettavano di vederle indossare un diadema regale sopra il lungo velo che accompagnava il suo abito da fiaba, invece la Principessa mise a segno il suo primo punto. Fu chiaro che non si sarebbe piegata all’Istituzione e le persone la adorarono da subito.
Il carisma differente e abbagliante della Principessa aumentò negli anni seguenti. Nella più famosa biografia nota al pubblico degli anni Novanta, sembra che la stessa Diana avesse ammesso il proprio sentore di non divenire mai regina.
Ritengo che possa spiegarsi in questo la ragione del suo gesto, forse già da quel primo giorno del matrimonio avvertì la consapevolezza che non si sarebbe mai davvero staccata dalle proprie origini per abbracciare completamente quelle del futuro marito.
Da candida ragazza quale era, divenne madre prima ancora che donna nella propria maturità e consapevolezza, senza tuttavia mai perdere la propria identità dinastica, senza fondersi mai completamente nell’Istituzione, brillando a parte, come un diamante.
E c’è una parte di quella tiara che me la ricorda. Assemblata negli Anni Trenta dalla celebre casa di gioiellieri Garrard con diversi cimeli preziosi appartenenti alla nobile casata degli Spencer risalenti dal diciottesimo secolo fino alle nozze di Lady Cynthia Hamilton con l’allora Visconte di Althorp nel ventesimo, è composta da un diamante centrale racchiuso entro un cuore, attorno un decoro a fiori e foglie arabescate.
Dopo il tragico destino che la strappò prematuramente alla vita, la compianta Principessa riposa ad Althorp House, nella dimora di famiglia, immersa nella natura.
Come nella tiara, guardando quel luogo incontaminato, si colgono i segni più importanti di lei. Il cuore e gli arbusti della sua Althorp dove ha vissuto da bambina e in giovinezza, culla della sua dinastia.
Quel cuore sulla tiara, nei secoli, sono certa che simboleggerà ancora molto. È la parte centrale di questo famoso diadema che ancora più risplende di lei grazie alla speciale magia che ha saputo donare e che attraverso le sue opere non smetterà di brillare nel suo ricordo.
E così, i simboli che ha voluto indossare nel suo giorno più importante è come se fossero rimasti con lei, nell’eternità.
Sara Matilde Cavallaro